Viktor, in his magnificence, after becoming a Higher Being

Arcane e League of Legends | Dualismo, videogiochi e serie TV a confronto

Arcane e League of Legends | Dualismo, videogiochi e serie TV a confronto

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Viktor, in his magnificence, after becoming a Higher Being

Arcane è una serie animata prodotta da Riot Games e Fortiche Productions, uscita su Netflix a partire dal 2021. Esplora il labile confine tra utopia e distopia in una narrazione densa di dramma, azione e intrisa di politica. La storia si svolge tra Piltover, una metropoli illuminata dal progresso tecnologico, e Zaun, una città sotterranea oppressa dalla decadenza industriale. La trama ruota intorno a due sorelle, Vi e Jinx, e affronta questioni esistenziali come il trauma, il senso di perdita e il potere. Non è solo una storia sul conflitto, ma una riflessione sulla fragilità delle relazioni umane

Il richiamo all’equilibrio tra scienza ed etica inserisce Arcane in un elenco di opere di formato diverso. Dalla letteratura, come Frankenstein di Mary Shelley, alla TV, come Westworld, fino a tutti i film in cui l’intelligenza artificiale diventa senziente. Questa volta non ci sono robot senzienti, ma la tecnologia – mischiata alla magia – è sinonimo di evoluzione, spesso a discapito di chi già abita nel mondo. 

Nella seconda stagione, anche se continuano i conflitti della prima, vengono introdotte nuove dinamiche, come la relazione tra potere, uguaglianza e pace. Se ci fosse il mezzo per arrivare a un universo di pura perfezione, al prezzo di cancellare il libero arbitrio, quale sarebbe la scelta giusta?

Uscito su Netflix a novembre 2021, Arcane è un’estensione narrativa del franchise del videogioco League of Legends. È un ambizioso esperimento trans-mediale con un duplice obiettivo: consolidare l’amore dei fan e trovare un nuovo pubblico per chi già ama il videogame. Il progetto ha confermato la capacità dell’animazione di illustrare efficacemente storie e temi per adulti. 

Anatomia del dualismo nella serie TV

Il fulcro di Arcane è la ricerca sul dualismo umano. Jinx, lacerata dai traumi e dalla paranoia, è un esempio della frammentazione identitaria. Il suo percorso verso l’accettazione di sé è doloroso ed è caratterizzato da dissociazione e violenza

Vi, invece, impersona la tensione tra un futuro pieno di possibilità e il peso del passato. In parallelo, la rivalità filosofica tra due scienziati, Jayce e Viktor, esplora le ambiguità etiche del progresso, rivelando le conseguenze catastrofiche dell’ambizione umana. Personaggi come lo sceriffo, Caitlyn, anche se secondari, seguono lo stesso percorso di lotta interiore tra etica e istinto. Ogni evento della serie sottolinea come l’essenza dell’individuo non sia mai univoca, anzi: è una negoziazione continua tra opposti.

La particolare estetica di Arcane è un mix di tecniche

Arcane è una delle serie con il budget più ambizioso di sempre, che è anche il motivo per cui ha un’estetica fuori dall’ordinario. Lo stile visivo innovativo fonde tecniche di animazione tradizionali e digitali, raggiungendo un’estetica pittorica innovativa. La linea grafica richiama la pittura ad olio, con texture che esaltano la profondità e i dettagli, mentre l’animazione 3D garantisce fluidità e dinamismo. Anche la palette dei colori è uno strumento narrativo: i toni brillanti di Piltover suggeriscono speranza e modernità, mentre i colori scuri e saturi di Zaun amplificano il senso di oppressione. 

Grazie alla sua ricerca visiva, Arcane è annoverabile fra le opere dell’animazione d’avanguardia, accanto ad esempio a Spider-man: un nuovo universo, che ha ridefinito il potenziale di questo strumento. 
La seconda stagione raffina ulteriormente questa estetica, giocando anche con vari stili di disegno, usati per rappresentare punti di vista contrastanti, pensieri, paure e tutto ciò che tocca l’inconscio e ciò che è invisibile agli occhi.


Il linguaggio di Arcane può essere esplorato attraverso altri media, le ispirazioni, il significato e anche i simboli. Eccone alcuni. 

Arcane è una serie animata prodotta da Riot Games e Fortiche Productions, uscita su Netflix a partire dal 2021. Esplora il labile confine tra utopia e distopia in una narrazione densa di dramma, azione e intrisa di politica. La storia si svolge tra Piltover, una metropoli illuminata dal progresso tecnologico, e Zaun, una città sotterranea oppressa dalla decadenza industriale. La trama ruota intorno a due sorelle, Vi e Jinx, e affronta questioni esistenziali come il trauma, il senso di perdita e il potere. Non è solo una storia sul conflitto, ma una riflessione sulla fragilità delle relazioni umane

Il richiamo all’equilibrio tra scienza ed etica inserisce Arcane in un elenco di opere di formato diverso. Dalla letteratura, come Frankenstein di Mary Shelley, alla TV, come Westworld, fino a tutti i film in cui l’intelligenza artificiale diventa senziente. Questa volta non ci sono robot senzienti, ma la tecnologia – mischiata alla magia – è sinonimo di evoluzione, spesso a discapito di chi già abita nel mondo. 

Nella seconda stagione, anche se continuano i conflitti della prima, vengono introdotte nuove dinamiche, come la relazione tra potere, uguaglianza e pace. Se ci fosse il mezzo per arrivare a un universo di pura perfezione, al prezzo di cancellare il libero arbitrio, quale sarebbe la scelta giusta?

Uscito su Netflix a novembre 2021, Arcane è un’estensione narrativa del franchise del videogioco League of Legends. È un ambizioso esperimento trans-mediale con un duplice obiettivo: consolidare l’amore dei fan e trovare un nuovo pubblico per chi già ama il videogame. Il progetto ha confermato la capacità dell’animazione di illustrare efficacemente storie e temi per adulti. 

Anatomia del dualismo nella serie TV

Il fulcro di Arcane è la ricerca sul dualismo umano. Jinx, lacerata dai traumi e dalla paranoia, è un esempio della frammentazione identitaria. Il suo percorso verso l’accettazione di sé è doloroso ed è caratterizzato da dissociazione e violenza

Vi, invece, impersona la tensione tra un futuro pieno di possibilità e il peso del passato. In parallelo, la rivalità filosofica tra due scienziati, Jayce e Viktor, esplora le ambiguità etiche del progresso, rivelando le conseguenze catastrofiche dell’ambizione umana. Personaggi come lo sceriffo, Caitlyn, anche se secondari, seguono lo stesso percorso di lotta interiore tra etica e istinto. Ogni evento della serie sottolinea come l’essenza dell’individuo non sia mai univoca, anzi: è una negoziazione continua tra opposti.

La particolare estetica di Arcane è un mix di tecniche

Arcane è una delle serie con il budget più ambizioso di sempre, che è anche il motivo per cui ha un’estetica fuori dall’ordinario. Lo stile visivo innovativo fonde tecniche di animazione tradizionali e digitali, raggiungendo un’estetica pittorica innovativa. La linea grafica richiama la pittura ad olio, con texture che esaltano la profondità e i dettagli, mentre l’animazione 3D garantisce fluidità e dinamismo. Anche la palette dei colori è uno strumento narrativo: i toni brillanti di Piltover suggeriscono speranza e modernità, mentre i colori scuri e saturi di Zaun amplificano il senso di oppressione. 

Grazie alla sua ricerca visiva, Arcane è annoverabile fra le opere dell’animazione d’avanguardia, accanto ad esempio a Spider-man: un nuovo universo, che ha ridefinito il potenziale di questo strumento. 
La seconda stagione raffina ulteriormente questa estetica, giocando anche con vari stili di disegno, usati per rappresentare punti di vista contrastanti, pensieri, paure e tutto ciò che tocca l’inconscio e ciò che è invisibile agli occhi.


Il linguaggio di Arcane può essere esplorato attraverso altri media, le ispirazioni, il significato e anche i simboli. Eccone alcuni. 

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Stanze
Arcane: Vi, ready to fight with her fists up
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Differenze e legami con League of Legends

Il rapporto tra League of Legends, videogioco competitivo, e Arcane, la sua controparte animata, dimostra come la stessa lore possa coinvolgere il pubblico attraverso media diversi, fondendo gameplay, arte e narrazione per creare un’esperienza ricca e multidimensionale.

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Arcane Season 2: Jinx murals
02

Arcane e le sue ispirazioni letterarie: tutti i riferimenti

Le ispirazioni di Arcane, in particolare quelle che emergono nella sigla della seconda stagione, sottolineano come i temi della serie siano universalmente comprensibili, e come i suoi personaggi siano paragonabili a quelli delle grandi opere letterarie.

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The undercity, Zaun, in Arcane
03

La colonna sonora di Arcane e le sue canzoni

La colonna sonora di Arcane e le sue canzoni esprimono i conflitti interiori dei personaggi, aggiungendo livelli narrativi e psicologici alle loro dinamiche.

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An overview of the futuristic city of Piltover
04

Il numero 4 in Arcane: simbolo e significato

Il numero 4 in Arcane simboleggia il ciclo del tempo, l’equilibrio e la trasformazione, espressi in modo vivido attraverso l’abilità di Ekko di manipolare il tempo e colmare le divisioni in un mondo frammentato.

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Differenze e legami con League of Legends

Cos’è LoL?

Di base, League of Legends è un gioco di strategia a squadre in cui due team di cinque giocatori si sfidano per distruggere il Nexus della squadra avversaria – la struttura al centro della loro base. I giocatori scelgono da un’ampia rosa di campioni, tutti con capacità e ruoli specifici come DPS, tank o supporto. I match si svolgono in una mappa chiamata Landa degli evocatori, divisa in tre lane principali e una giungla brulicante di mostri neutrali.

Per il successo servono comunicazione, strategia e adattamento a dinamiche che cambiano costantemente man mano che i giocatori schivano e battono gli avversari.

Dalla pubblicazione nel 2009, League of Legends è diventato molto più che un gioco. È un fenomeno culturale con una presenza ineguagliata negli e-sport, che può vantare tornei a livello globale e campionati del mondo da milioni di visualizzazioni. Oltre al richiamo della competizione, la lore e i personaggi iconici – dalla malandrina Jinx all’onorevole Garen – hanno aiutato a trascendere il mondo del gaming, dando vita a spin-off, romanzi e questa serie animata.

League of Legends e Arcane, legame e differenze

League of Legends (LoL) e Arcane sono due facce della stessa medaglia. Sono uniti da un universo narrativo condiviso ma divisi da medium, obiettivi e linguaggio di espressione. Nonostante la loro connessione intrinseca, LoL e Arcane sono ai due estremi opposti dello spettro in termini di esperienza del pubblico, cosa che invita alla riflessione sul loro dualismo.

Al centro di entrambi i prodotti c’è Runeterra, un mondo immaginario complesso e stratificato. Per LoL, Runeterra è il campo di battaglia dei campioni – personaggi giocabili con abilità e retroscena unici. Anche se il gioco offre frammenti della lore attraverso testi, accadimenti e scene, il focus principale rimane su competitività e strategia.

Arcane, al contrario, espande e approfondisce l’universo. La serie si concentra sulle città di Piltover e Zaun, esplorando origini e conflitti dei personaggi iconici. Per farla breve, Arcane trasla la mitologia di Lol in una storia emotiva ma accessibile anche per chi non è in confidenza col gioco.

Gameplay vs. Narrazione

Il dualismo tra LoL e Arcane sta nel modo in cui coinvolgono il pubblico ed evocano emozioni. In LoL, i giocatori partecipano attivamente, dando forma al gioco con la propria strategia e le proprie decisioni. Ogni match è una battaglia a sé, in cui il successo è definito dalle skills e dal lavoro di gruppo. I campioni che i giocatori controllano, dalle esplosioni caotiche di Jinx ai pugni forti di Vi, fanno da conduttori per le azioni, con i retroscena che vengono scoperti fuori dal gioco dalla lore o dai trailer. Questa narrazione frammentaria lascia spazio all’interpretazione, facendo sembrare l’universo vasto ma sfuggente.

Al contrario, Arcane immerge il pubblico in una narrazione profondamente curata. Guardare Jinx e Vi che navigano la rottura del loro rapporto fraterno è un’esperienza emotivamente carica. La serie fa uscire i giocatori dal ritmo incalzante e dalla competizione dell’arena e li catapulta tra le strade di Piltover e Zaun, dove ogni scena è immersa nello storytelling visivo.

Per esempio, il modo in cui Jinx sprofonda nella pazzia viene rappresentato sia tramite i dialoghi, sia con lo spazio pieno di graffiti e l’instabilità del suo comportamento. In parallelo, le difficoltà di Vi si riflettono nei suoi momenti di vulnerabilità silenziosa e nella tensione delle sue lotte. Arcane chiarisce e approfondisce i percorsi dei protagonisti, con un esito che il gioco non potrebbe raggiungere.

Arcane Season 2: Jinx murals

Arcane Stagione 2. IMMAGINE NETFLIX © 2024

Se LoLpriorità alla giocabilità sull’estetica, semplificando gli elementi visivi per aumentare la chiarezza durante le battaglie di squadra, Arcane rivela l’estro artistico. La serie mischia tecniche tradizionali e digitali per creare un mondo strutturato in cui le torri scintillanti di Piltover contrastano nettamente con le ombre industriali di Zaun. Questa attenzione meticolosa al dettaglio aiuta il pubblico a sentire il peso delle difficoltà e delle vittorie dei personaggi, facendolo immergere in un mondo che sembra vivo.

Socialità vs. individualità

LoL prospera grazie alla socialità: è un’esperienza condivisa in cui i giocatori si connettono, combattono e cooperano in tempo reale. La community del gioco – la maggiore forza e sfida – crea un ecosistema dinamico in cui ogni match genera complicità o rivalità.

La socialità va oltre il gioco, anzi è fondamentale per i team agonisti nella scena e-sport di League of Legends. Come negli sport tradizionali, queste squadre dipendono dai legami umani per avere  successo, sia nel gioco sia nei tornei. I giocatori si allenano insieme per un’infinità di ore, stringendo amicizie che alimentano la coordinazione nelle battaglie. Anche i fan contribuiscono a questo ecosistema, facendo il tifo per le squadre e i giocatori preferiti e creando un senso di appartenenza simile al tifo per le squadre di calcio. In LoL la socialità è tutto sia per i giocatori amatoriali sia per gli agonisti.

Arcane, al contrario, è un’esperienza prettamente individuale. Il focus su temi come disuguaglianza, famiglia e identità personale risuona nello spettatore, umanizzando i campioni, che invece nel gioco sono i veicoli principali della competizione.

I due prodotti dimostrano come un singolo universo narrativo possa essere adattato in modi diversi per raggiungere un pubblico diverso e diverse necessità. LoL è il regno della strategia e della competitività; Arcane è il cuore pulsante delle emozioni e dello storytelling.

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Arcane e le sue ispirazioni letterarie: tutti i riferimenti

Nell’ideazione della serie sono entrati in gioco diversi riferimenti alla letteratura, esplicitati in maniera sottile dai suoi autori. Lo si vede chiaramente già dai titoli d’apertura, soprattutto per alcuni personaggi e i loro conflitti interiori.

Ma procediamo con ordine.

Jinx è associata ai portabandiera della rivoluzione francese dei Miserabili di Victor Hugo. I giovani sulle barricate, simbolo di speranza e sacrificio, riflettono i tormenti di Jinx, che lotta contro un mondo che non capisce né accetta il suo dolore.

Come i ribelli di Hugo, la sua figura solitaria, con una bandiera che sventola tra le rovine, personifica la ribellione contro le sue fratture psicologiche e l’aspirazione verso un ideale irraggiungibile. I ribelli de I miserabili rappresentano il conflitto tra l’idealismo e la cruda realtà del fallimento. Vivono la tensione tra la propria speranza di un mondo migliore e la consapevolezza delle tragiche conseguenze della loro lotta. Questo dualismo si riflette nella personalità di Jinx, anch’essa divisa tra il suo desiderio di appartenenza e il suo costante impulso autodistruttivo.

Ambessa e Mel sono una rappresentazione visiva del Giulio Cesare di Shakespeare. Come Cesare, Ambessa personifica il potere assoluto e la consapevolezza della sua caducità, mentre Mel, come Bruto, è divisa tra l’amore per la madre e il bisogno politico di andarle contro. L’apertura ritrae Ambessa con una postura che trasuda autorità e controllo, mentre Mel è in una posizione più esitante a simboleggiare il peso delle sue decisioni morali. Come nella tragedia, il potere corrompe e distrugge i legami più profondi.

Caitlyn invece è associata al Macbeth, la figura tragica al centro dell’omonima tragedia di Shakespeare. In apertura, Caitlyn è raffigurata con le mani sul viso mentre un’ombra dietro di lei ha la sagoma di una persona con una corona a punte. Questo dettaglio visivo richiama l’ossessione di Macbeth per il potere e le sue conseguenze distruttive. Caitlyn, come il personaggio shakespeariano, affronta il conflitto tra il desiderio di comportarsi secondo giustizia invece che secondo ciò che è corretto – due concetti che non sempre si equivalgono – con il rischio che la ricerca della giustizia possa mischiarsi alla ricerca di vendetta e dominio, facendole perdere la concentrazione su chi è veramente e cosa – e chi – importa veramente nella sua vita.

Infine, Viktor rappresenta il tormento del Fantasma dell’opera di Gaston Leroux. Entrambi sono figure tragiche e visionarie, divise tra il desiderio di amore e accettazione e la rabbia per il rifiuto sociale. La sua trasformazione fisica e spirituale lo allontana dalla società, rendendolo un personaggio che sfida il confine tra eroe e antieroe, genio e mostro.

La sigla di Arcane, quindi, non è solo una celebrazione visiva di alcune opere letterarie ma un commento alle contraddizioni dell’esperienza umana.

A shot from Arcane showing one of its charachter waving a red flag
Arcane like Macbeth
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La colonna sonora di Arcane e le sue canzoni

La colonna sonora della prima stagione

La prima stagione di Arcane spicca per la struttura della colonna sonora, che enfatizza le emozioni e l’ambientazione. Composta sia da brani originali sia sotto licenza, include collaborazioni con artisti di fama mondiale come Imagine Dragons e Bea Miller. Il singolo Enemy, hit globale, incarna il tema del dualismo interiore e riflette i conflitti interiori dei personaggi. I brani variano dall’elettronica alle ballate emozionanti, catturando il dinamismo di Piltover e la malinconia di Zaun, e ogni momento cruciale è amplificato da una canzone, grazie a una colonna sonora che combina sound industriali e orchestrali.

Enemy

Enemy, una collaborazione degli Imagine Dragons con JID, è una canzone che, usata nei titoli d’apertura, imposta subito il tono per la serie. Incarna i temi centrali della serie, comprese le difficoltà interiori, il dualismo e i conflitti personali dei personaggi, soprattutto quelli di Jinx.

 

Il ritmo della canzone trasmette tensione e ansia, grazie a un arrangiamento che si appoggia alle percussioni e al sintetizzatore. Il ritornello enfatizza la sensazione di isolamento e paranoia, temi chiave nella psicologia di Jinx che rappresentano la sua relazione ambivalente con la sorella Vi e il mondo.

Il testo esplora la percezione di essere circondati da nemici, anche quando questa è in realtà la proiezione della propria insicurezza. Strofe come “Everybody wants to be my enemy  (tutti vogliono essere miei nemici) sottolineano il senso di alienazione di Jinx, che viene amplificato dal suo passato traumatico e dalle sue scelte.

Un’evoluzione acustica: la seconda stagione

Con la seconda stagione, la colonna sonora ha raggiunto nuove vette. Il co-creatore e supervisore della musica Christian Linke ha collaborato sia con artisti noti sia emergenti, per creare brani che spaziano da canzoni intensamente emotive, come I Can’t Hear It Now di Freya Riding a esplosioni di dinamismo come Heavy Is The Crown di Mike Shinoda featuring Linkin Park.

La seconda stagione ha un approccio più tematico e usa la musica per rappresentare i personaggi e l’evoluzione delle città e degli abitanti in quanto gruppo unitario e della popolazione. I generi variano dall’indie all’hip hop e all’elettronica, rispecchiando la frammentazione delle dinamiche politiche e sociali stesse – oltre alle caratteristiche principali dei personaggi quando una canzone è dedicata a uno in particolare.

Ma meilleure ennemie

Ma meilleure ennemie, composta da Stromae e Pomme per la seconda stagione di Arcane, esplora la complessa intersezione tra amore e conflitto. È un’interpretazione del dualismo in alcune relazioni umane: a volte chi amiamo può anche essere la causa del nostro dolore, a prescindere dalle sue intenzioni.

La canzone è dedicata particolarmente a Ekko e Powder. Il tema è spiegato all’inizio del brano, che apre con una dichiarazione: “T’es la meilleure chose qui m’est arrivée / Mais aussi la pire chose qui m’est arrivée” (“Sei la cosa migliore che mi potesse accadere, ma anche la peggiore).

La melodia mescola elementi di elettronica e ballate malinconiche, con lo stile inequivocabile di Stromae e il timbro emozionante di Pomme che aggiunge un senso di vulnerabilità. La scelta musicale enfatizza la tensione tra dolcezza e inquietudine; il ritmo aumenta gradualmente per enfatizzare il tumulto emotivo del testo.

La strofa “Plutôt qu’être seul, mieux vaut être mal accompagné” (Meglio mal accompagnati che soli) riflette la profonda necessità di connessione umana, anche a costo della serenità.

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Il numero 4 in Arcane: simbolo e significato

Il numero 4 è ricorrente e molto simbolico nella serie Arcane. Si manifesta nel design e nella narrazione e incarna temi come resilienza, equilibrio e ciclicità, soprattutto per Ekko, uno dei personaggi più emblematici della serie.

All’interno di Arcane, Ekko è noto come il ragazzo che ha infranto il tempo. Simboleggia la resilienza delle classi sociali più basse di Zaun, che devono lottare per sopravvivere in un mondo diviso dall’oppressione e dall’ingiustizia. È il personaggio che forse più di tutti viene associato al numero 4, rappresentato visivamente e tematicamente in molte scene che lo coinvolgono.

Uno dei momenti più memorabili che riguardano Ekko avviene durante il suo duello con Jinx. Usando il Motore-Zero, divide la battaglia in quattro momenti diversi: confronto, attacco, ritirata e recupero. Questo approccio sottolinea la padronanza che ha del tempo, sempre misurata e intenzionale.

La forma del pendolo di Ekko aumenta ancora di più il simbolismo. La struttura simmetrica e ciclica riflette la natura ordinata del tempo e il suo inevitabile flusso. Il potere di Ekko in LoL sta nella sua capacità di manipolare le dimensioni del tempo: passato, presente, futuro e quello che lui chiama “momento giusto”.

Un dettaglio interessante della produzione della seconda stagione aumenta questo simbolismo: nella scena in cui Ekko e Jinx ballano insieme, l’animazione è renderizzata di proposito a quattro frame al secondo. Questa scelta stilistica rende il momento unico visivamente e sottolinea i temi centrali di frammentazione temporale e resilienza.

Il numero 4 ha un portato culturale altamente simbolico che aumenta quando è presente in Arcane.

In molte culture asiatiche il numero 4 è associato alla morte e alla rinascita perché la pronuncia (“shi”) assomiglia alla parola “morte”. Questo simbolismo combacia con i cicli di distruzione e rinnovamento che definiscono le vite degli abitanti di Zaun e Piltover. Dai riavvolgimenti temporali di Ekko ai conflitti più ampi che plasmano le due città, i temi della fine e del nuovo inizio sono ricorrenti nella serie.

Nei contesti occidentali, il quattro significa stabilità e completezza, come si vede dalle quattro stagioni o dai quattro elementi. Arcane, però, ribalta questa idea dimostrando che la ricerca dell’equilibrio spesso porta al conflitto e alla trasformazione. Attraverso i personaggi, la serie dimostra che la stabilità non è uno stato fisso ma un processo dinamico che si raggiunge attraverso cicli di difficoltà e crescita.