Alessandro Avataneo
Alessandro Avataneo è autore, regista e produttore teatrale e cinematografico con esperienza internazionale che incontra oltre trenta Paesi. La sua formazione accademica comprende una laurea in Relazioni Internazioni e un master di Storytelling, Arti Performative e Digital Entertainment. Lavora e sperimenta attraverso diversi linguaggi e media (cinema, documentari, teatro, installazioni, videogiochi e podcast) collaborando con prestigiose istituzioni come UNESCO, Berlinale, Tate Gallery, Museo Egizio, RAI e case editrici quali Mondadori e Rizzoli. Tra le sue opere più note figurano Una Storia delle Colline (2009), Il Grande Oz (2014), Poema Circular (2014), Leghorn (2017) e Todo Cambia (2015), una campagna nazionale realizzata per la Giornata dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Ha collaborato con importanti teatri italiani, sviluppando un approccio interdisciplinare che unisce drammaturgia, cinema e narrative design. Dal 2012 insegna regia, worldbuilding e narrative design in istituzioni come la Scuola Holden, il Museo del Cinema di Torino, TorinoFilmLab, ReadSeaLodge di Gedda, l’istituto Europeo di Design e l’Associazione Europea dei Programmi di Scrittura Creativa. Vent’anni di insegnamento e ricerca hanno portato alla pubblicazione del suo libro L’arte di raccontare storie (2024). In qualità di consulente strategico per governi e aziende, sviluppa programmi di formazione e progetti di corporate storytelling che uniscono creatività, tecnologia e impatto sociale. Ha diretto le installazioni per la Biennale di Architettura di Maastricht (2010) e ha curato il dossier di candidatura della città a Capitale Europea della Cultura. È autore de Il Grande Atlante del Vino Italiano (Rizzoli, 2023) e ha ricevuto il titolo di Ministro del Vino del Regno di Elgaland-Vargaland. Appassionato di intelligenza artificiale, esplora il suo potenziale in armonia con la creatività umana, concentrandosi sulla sua capacità di innovare e ispirare. Insieme alla sorella Giulia, ha creato il podcast cinematografico The Cinematic Experience e continua a dirigere Hypercritic, di cui è fondatore.