Ozzy Osbourne, biografia a fumetti: la vita del Principe delle Tenebre diventa graphic novel

Postato il 03 Dicembre, 2025

Ozzy Osbourne continua a far parlare di sé. Mercoledì 3 dicembre 2025 il Principe delle Tenebre avrebbe compiuto 77 anni. È morto lo scorso 22 luglio per un attacco di cuore nella sua casa di Birmingham, in Inghilterra. Lo scorso 7 ottobre è uscita un’autobiografia postuma dell’ex frontman dei Black Sabbath, il racconto di una vita di eccessi. Confessioni profonde sull’utilizzo di ogni sostanza e la dipendenza maniacale dalla nicotina. Nel memoriale, finito di scrivere due giorni prima di morire, anche la rivelazione sul fine vita. Ozzy spiega di aver chiesto alla moglie di portarlo a morire in Svizzera, qualora le sue condizioni fossero diventate invalidanti. Gli aveva chiesto di staccare la spina nel paese dove è possibile scegliere di morire liberamente.

Nel 2019 una dalle scale e le complicazioni del morbo di Parkinson avevano fatto temere il peggio. E ancora gli aneddoti legati alla dipendenza dall’alcol, condivisa con David Bowie, fino alla bottiglia di scotch donatagli da Re Carlo III quando era ancora Principe del Galles.

Ozzy Osbourne: biografia a fumetto

Dalla biografia ufficiale di Osbourne si passa a quella stile graphic novel. L’annuncio oggi nel giorno del suo 77mo compleanno. TidalWave Comics infatti ha voluto rendere omaggio alla leggenda del rock e alla sua eredità musicale. Nelle 28 pagine scritte da Michael Frizell e illustrata da Jayfri Hashim con la copertina di Pablo Martinena, c’è un racconto dell’impatto e dell’evoluzione controversa del padrino dell’heavy metal. Il libro dedicato a Osbourne fa parte di una serie di tributi dedicati in passato anche ad altri grandi icone della musica e dello sport. Tra questi, Michael Jackson, David Bowie, Prince e Muhammad Ali.

Ozzy Osbourne
Tributo a Ozzy Osbourne. La sua vita diventa un graphic novel

Tribute Ozzy Osbourne sembra il titolo di un album. Invece è stato scelto per raccontare a fumetti la vita artistica e privata del Principe delle Tenebre, dall’epoca dei Black Sabbath fino alla carriera da solista. E ancora, le apparizioni tv con la serie sulla sua famiglia che lo stesso Ozzy aveva disprezzato. Nel nuovo graphic novel c’è tanta dell’energia dark dell’artista, della sua leggenda che anche dopo la morte continua a far parlare di sé. “La storia di Ozzy è stata raccontata in musica, televisione e libri. Metterla nei fumetti ci ha dato l’opportunità di esplorare la sua vita con un’energia visiva all’altezza della sua presenza scenica”, ha commentato l’autore Michael Frizell. Lo scrittore poi ha concluso: “Questo libro è il mio tentativo di onorare la sua voce con la stessa ferocia che metteva in ogni microfono che toccava”.

Ozzy Osbourne contro Rogers Waters

Il compleanno celebrativo ha avuto una vigilia un po’ tesa. Due giorni fa, infatti, la famiglia di Ozzy Osbourne ha pubblicato sul profilo social del padrino dell’heavy metal un post che raffigura una t-shirt particolare. Si tratta di una maglietta dove è stata stampato il muro della cover dell’album del 1979 dei Pink Floyd, Another Brick in the Wall, solo che brick, mattone, è stato sostituito con prick, il cui significato è “coglione”. Il senso è “Un altro coglione al muro”. Sul retro della maglietta c’è Ozzy che fa la pipì sulla copertina.

Un offesa palese a Roger Waters che sul collega si era espresso con toni sprezzanti anche dopo il decesso. “È stato per anni in tv con il suo non senso e idiozia“, ha detto l’ex Pink Floyd, prima di scagliarsi contro il lavoro dei Black Sabbath: “Non ho idea di che musica facessero. Non mi frega un cazzo e non mi interessano”. Waters non ha mai spiegato davvero il motivo di tanto livore.

La replica di Jack Osbourne

Nella faida Osbourne-Waters è stata altrettanto dura la replica di Jack Osbourne, figlio di Ozzy, che, pur non avendo avuto un legame facile col genitore, ne ha difeso l’immagine e la memoria. “Roger Waters vai a fare in c***. Mio padre ti ha sempre considerato uno stronzo. Grazie per averci dimostrato che aveva ragione. Sei penoso, triste e irrilevante”, afferma Jack. Il giovane ha avuto un ruolo importante anche nella stesura della biografia del padre.

Cosa pensava Ozzy della morte

Un descrizione del suo stile, un racconto umano e sentimentale degli ultimi gironi di vita circondato dall’amore della famiglia. E ancora, i sacrifici e la fatica per salire sul palco nella sua Birmingham il giorno del concerto evento al Villa Park per l’addio davanti a 55mila fan. I titoli di coda giusto in tempo prima della parola fine: 15 giorni dopo Ozzy ha abbracciato la morte nel suo stile: “Non mi preoccupa. Ero più spaventato dalla morte quando ero giovane. Mi limito a godermi le cose il più possibile anche se è fottutamente dura”.

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