Janne Teller e la rivoluzione di “Niente” | Quando la letteratura young adult ha perso l'innocenza
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Janne Teller e la rivoluzione di “Niente” | Quando la letteratura young adult ha perso l'innocenza

Janne Teller e la rivoluzione di “Niente” | Quando la letteratura young adult ha perso l'innocenza

Postato il 31 Ottobre, 2025
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Non c’è niente che abbia senso. È tanto tempo che lo so“. L’incipit di Niente, romanzo della pluripremiata autrice danese Janne Teller, uscito nel 2000, è la dura presa di coscienza del protagonista tredicenne Pierre Anthon. Dal momento che la vita non ha senso e “tutto comincia solo per finire”, il ragazzo lascia la scuola e si arrampica su un pruno. Al pari di Cosimo ne Il barone rampante di Italo Calvino, decide di rimanere lassù e non mettere più piede a terra: dall’albero ammonisce sull’insensatezza della vita come un vecchio profeta o lancia prugne acerbe sui compagni di classe.

Ambientato a Taering, paesino danese fittizio dal nome che rimanda ad un verbo che significa “corrodere”, Niente è una storia sul tutto e sul niente, su un ragazzo in cima a un pruno che all’improvviso perde ogni certezza. È una disperata e brutale ricerca del senso della vita.

La catasta del significato in Niente: una ricerca disperata di senso

Non volevamo vivere nel mondo che Pierre Anthon raccontava. Noi saremo diventati qualcosa, qualcuno.

Come spiega la figura narrante del romanzo, Agnes, i compagni di classe di Pierre non sopportano la sua visione nichilista del mondo e vogliono invece che lui scenda dall’albero. Desiderano che le cose tornino alla normalità perché non sono pronti a vedere crollare la realtà come l’hanno sempre conosciuta.

Per dimostrare a Pierre che si sbaglia, gli studenti creano una catasta del significato in una segheria abbandonata, nella quale ciascuno di loro porta un oggetto di valore affettivo. Iniziano da oggetti semplici come le scarpe preferite, una bici nuova, una canna da pesca e un pallone da calcio. Man mano che la pila aumenta, il coraggio di rinunciare a ciò che sta davvero a loro cuore diminuisce. Per questo motivo, i ragazzi cominciano a decidere, gli uni per gli altri, che cosa ciascun membro del gruppo dovrà sacrificare.

Questa loro ricerca del senso della vita prende le sembianze di un gioco sempre più disturbante, contorto e crudele, regolato da rinunce dolorose. Un animale da compagnia, un tappeto da preghiera, la bara di un fratellino defunto, il dito di un chitarrista, l’innocenza di una ragazza: più le atrocità si intensificano, più gli studenti cercano disperatamente quel significato e qualcosa per confutare la tesi di Pierre.

Niente di Janne Teller, un romanzo controverso che ha cambiato la narrativa per ragazzi

Scritto in uno stile semplice, quasi minimalista, Niente di Janne Teller è ad oggi il primo e unico romanzo di letteratura per giovani adulti. Controverso, profondo e uno spunto di riflessione, il romanzo è spesso comparato a Il signore delle mosche di William Golding per la sua rappresentazione cruda della natura umana, in particolare quella degli adolescenti.

Il romanzo, pubblicato nel 2000 in Danimarca, è stato inizialmente bandito in molte librerie e scuole europee. Ciò nonostante, Niente è vincitore del Best Children’s Book Prize del Ministero della Cultura danese, del Le Prix Libbylit nel 2008 come miglior romanzo per bambini nei paesi francofoni, e del Michael L. Printz Honor Award nel 2011. Nel 2016, il compositore David Bruce e il librettista Glyn Maxewell hanno adattato il romanzo in opera teatrale, su richiesta della Royal Opera House di Londra e Glyndebourne.

Niente è stato pubblicato in più di 25 paesi e nelle lingue corrispondenti, ed è considerato un classico moderno. Molti critici reputano che Janne Teller abbia rivoluzionato la narrativa per ragazzi, essendo riuscita a creare un’inquietante favola esistenzialista adatta a giovani e adulti.

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