
Mr. & Mrs. Smith 2024 | Recensione della serie in cui l’amore è una Mission: Impossible
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Remake e reboot sono fenomeni che – nel bene e nel male – descrivono l’industria audiovisiva contemporanea. Da West Side Story a Harry Potter, che tornerà in una nuova serie tv, le opere del passato sono una fonte inesauribile d’ispirazione per nuovi adattamenti. Gli esiti sono altalenanti e l’equilibrio con il materiale originario è una questione delicata. Questo vale anche per Mr. & Mrs. Smith, serie tv del 2024 di Donald Glover e Francesca Sloane, conosciuti soprattutto per Atlanta.
Uscita su Prime Video, la serie ricrea in formato tv il film del 2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie, marito e moglie in competizione nell’industria dello spionaggio (e diventati in quella occasione una delle coppie più ammirate di Hollywood).
Il nuovo Mr. & Mrs. Smith ha poco a che fare con il suo predecessore. Giocando sull’archetipo dei film di spionaggio, la serie si concentra su John (Donald Glover, uno degli autori) e Jane (Maya Erskine). I due si fingono una coppia di sposi per nascondere la loro vera occupazione e finiscono per innamorarsi sul serio. La serie si basa su un quadro antologico e ciascuno degli otto episodi segue i protagonisti in una nuova missione. Contemporaneamente, si assiste a una storia d’amore che sboccia, cresce e attraversa esperienze comuni alla vita di qualsiasi coppia di millennial.
Insieme a Fallout e House of the Dragon, la serie è stata tra le più nominate agli Emmy Awards 2024: 16 nomination e due vittorie, per la miglior attrice non protagonista a Michaela Coel e miglior coordinamento degli stunt a Stephen Pope.
Guns and Roses – Pistole e mazzi di rose
Una misteriosa agenzia recluta sconosciuti per farli lavorare in coppia come spie. Una volta individuati i partner, i due abbandonano la loro identità e diventano John e Jane Smith, due sposi apparentemente innocui che, in realtà, affrontano missioni ad alto rischio. Come i precedenti Smith, i protagonisti (Maya Erskine e Donald Glover) non si conoscevano prima di trasferirsi in un lussuoso appartamento a New York City, che diventa base operativa per le loro missioni. La loro relazione inizia come collaborazione fredda, pragmatica – anche goffa – tra colleghi.
Con il susseguirsi delle missioni, dalle Dolomiti al lago di Como, tra John e Jane nasce una certa complicità. La relazione, però, si scontra con il ritmo spietato e il carico emotivo del lavoro: questo amplifica i problemi della coppia. A Jane interessa soprattutto fare carriera. Diventa sempre più prepotente e autoritaria, mentre John fatica a lasciare i sentimenti fuori dal lavoro. Soffre la spietatezza della sua partner. Man mano che aumenta la tensione, i due iniziano a capirsi sempre di più, ma realizzano anche che non è così facile uscire dal giro in cui si sono infilati.
Reinventare i film di spionaggio
La spia per eccellenza, nell’immaginario collettivo, è ancora James Bond, lo 007 creato dalla penna di Ian Fleming negli anni ’50, diventato protagonista di una serie di film culto. Per quasi 40 anni, l’agente segreto è stato un lupo solitario dal passato sconosciuto, altamente qualificato e spietato. Non dava spazio alle relazioni sentimentali, se non per la storia di una notte.
A partire dagli anni 2000, però, questa figura entra in crisi. Per innovarla si aprono due strade. Da una parte, i film rinascono grazie a nuovi temi, tropi e codici narrativi. 007 trova un nuovo interprete, Daniel Craig, che dà corpo a un personaggio più credibile e completo, più umano, capace perfino di soffrire per amore. D’altra parte, il genere ha ispirato parodie, come Johnny English (2003, che vede Rowan Atkinson nei panni di un goffo e improbabile agente segreto.
In questo filone si inserisce il film del 2005, Mr. & Mrs. Smith , in cui Brad Pitt e Angelina Jolie interpretano una coppia sposata dalla doppia vita. Nonostante il ritmo tipico del film d’azione, si inserisce nel genere della commedia romantica: il suo fulcro è l’intera dinamica dei “Brangelina”.
Sloane e Glover fanno un passo in avanti: la trama principale non ruota intorno allo spionaggio ma agli alti e bassi di una storia d’amore. Le missioni di John e Jane sono un espediente narrativo per esplorare la relazione tra i personaggi, passando attraverso difficoltà e incomprensioni.
Amarsi nei nuovi anni ‘20
A parte la professione rischiosa e segreta, John e Jane sono la quintessenza di una coppia di trentenni. Non solo per l’aspetto visivo ed estetico della serie – a partire dall’appartamento di New York che ricorda la bacheca Pinterest di un classico millennial, come nota Alison Herman su Variety. Nel corso degli otto episodi, i protagonisti incontrano tutte le sfide e ostacoli che due giovani sposi possono affrontare al giorno d’oggi. Entrambi hanno difficoltà a trovare il loro posto nella società: una volta rifiutati dalla C.I.A. si ritrovano a fare domanda per un posto ben pagato in una misteriosa agenzia privata. Il lauto stipendio, però, ha una contropartita: l’addio alla vita precedente per dedicarsi al 100% alle missioni che l’agenzia assegna loro attraverso un chatbot digitale.
Jane abbandona volentieri il suo contesto familiare problematico e si trova a suo agio nella nuova vita: scalare la gerarchia dell’agenzia sembra un modo per liberare la mente dal suo passato. Al contrario, John è restio a lasciar andare alcuni aspetti della sua vecchia routine: continua a chiamare segretamente sua madre, vuole comprare una casa per le vacanze e ha relazioni che possono mettere a rischio la coppia. Alla fine i conflitti di lavoro scatenano una crisi che sembra plausibile allo spettatore contemporaneo. “I nuovi John e Jane Smith – scrive Inkoo Kang sul New Yorker – rappresentano l’inquietudine emotiva ed economica della loro generazione”. Sono, cioè, terrorizzati dall’instabilità lavorativa e incapaci di trovare il giusto equilibrio vita-lavoro.
Facendo leva sul lato comico della storia, Mr & Mrs. Smith è in grado di mostrare le contraddizioni del lavoro nel mondo contemporaneo: anche senza sparatorie e inseguimenti, può nascondere insidie di cui essere consapevoli.
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