Dentro i Racconti di Pietroburgo | Gogol’ e la nascita della grande letteratura russa
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Dentro i Racconti di Pietroburgo | Gogol’ e la nascita della grande letteratura russa

Dentro i Racconti di Pietroburgo | Gogol’ e la nascita della grande letteratura russa

Postato il 30 Ottobre, 2025

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224 p.
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Racconti di Pietroburgo è una raccolta di racconti di Nikolaj Gogol‘ pubblicata nel 1842, che unisce la precedente, Arabeschi, con due nuove storie, Il cappotto e Il naso. Scene come quelle in cui il barbiere trova il naso in una pagnotta di pane o in cui il fantasma di Akakij Akakievič, morto assiderato, vaga per la città a derubare i passanti dei loro cappotti dopo aver perso il proprio, fanno parte dell’immaginario collettivo.

Dai Racconti di Pietroburgo a Il cappotto: l’universo di Nikolaj Gogol’

Le opere di Nikolaj Gogol’ hanno ispirato più di 135 film, la maggior parte dei quali di produzione russa o sovietica. Nonostante ciò, ci sono stati anche adattamenti da altri paesi, come Il cappotto di Alberto Lattuada o Taras il magnifico di J. Lee Thompson.

Sebbene sia rinomato come scrittore russo, Gogol’ ha origini ucraine, come Eugene Hütz, attore in Ogni cosa è illuminata e frontman della band Gogol Bordello. Un esempio di melting pot americano, dalla componente multiculturale dei membri allo stile che fonde punk, rock, dub e folk con sonorità gitane di violini e fisarmoniche.

Personaggi e oggetti che prendono vita: il surreale quotidiano di Gogol’

Nei racconti di Gogol’ sono due gli aspetti che più colpiscono l’immaginazione: oggetti inanimati e irrilevanti che tutto a un tratto prendono vita, distorcendo un contesto realistico, e i personaggi.

In Racconti di Pietroburgo, i personaggi gogoliani vagano in un’atmosfera crepuscolare. Sono folli e solitari, fantasmi e presenze, figure infelici e surreali ma che non possono essere ignorate; personaggi che stonano in un mondo stonato. Infatti, come afferma Michail Bachtin, Nikolaj Gogol’ ritrae nelle sue opere i vizi e l’idiosincrasia della società russa con ironia e un tocco grottesco, che lo avvicina alla commedia popolare e alla tradizione letteraria risalente a François Rabelais.

Gogol’ apripista della letteratura russa: il Cappotto e Dostoevskij

A metà tra la fantasia e un brutale incontro con la realtà, i racconti gogoliani stregano i lettori con il fascino di una Russia ottocentesca, salvo poi colpirli con contraddizioni e ispirazioni brillanti. È un autore caustico, divertente e a volte perfino violento.

Nikolaj Gogol’ fa da apripista per altri grandi autori russi del calibro di Fëdor Dostoevskij. Dopotutto, lo stesso Dostoevskij disse: “Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol’.” Per concludere con una curiosità: Tommaso Landolfi, geniale scrittore e poeta barocco, ha tradotto l’edizione italiana dell’opera per Einaudi Editore.

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