Call of Duty 4: Modern Warfare | Il gioco che ha cambiato la guerra nei videogame
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Call of Duty 4: Modern Warfare | Il gioco che ha cambiato la guerra nei videogame

Call of Duty 4: Modern Warfare | Il gioco che ha cambiato la guerra nei videogame

Postato il 09 Novembre, 2025

Lead Composer

Stephen Barton
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Che diavolo di nome è Soap?

Una semplice domanda del capitano Price riecheggia ancora nei cuori dei giocatori, così come nei personaggi a cui è rivolta. Era il 2007; fin da subito è stato chiaro che Call of Duty 4: Modern Warfare avrebbe cambiato il panorama del gaming. Fino a quel momento, i giochi di guerra erano sempre stati ambientati durante la prima e la seconda guerra mondiale, mentre altri sparatutto presentavano spesso scenari sci-fi, come Quake, Halo: Combat Evolved e Half-Life di Valve.

Il fascino unico di Modern Warfare di Infinity Ward consiste nella sua ambientazione contemporanea, che apre alle armi moderne, con mirini laser, e dispositivi tecnologici come visori notturni o potenti velivoli d’assalto. Già questo aiuta a rendere il gioco più dinamico e realistico. Ma la vera rivoluzione – che dura tuttora – è stata innescata dalla modalità multigiocatore.

Sotto la minaccia nucleare: la campagna del 2011

È il 2011. Dopo lo scoppio di una guerra civile in Russia tra le forze del governo lealista e gli ultranazionalisti, un gruppo ribelle capitanato da Khaled Al-Asad prende il controllo di uno Stato mediorientale attraverso un’esecuzione in diretta nazionale. Mentre un gruppo di Marine americani invade il paese per catturare Al-Asad, la situazione degenera. I SAS britannici si infiltrano a bordo di una nave cargo russa dove i personaggi principali, tra cui il sergente John “Soap” McTavish (è lui che il giocatore guida per la maggior parte della campagna) e il sopracitato capitano Price, trovano un ordigno nucleare. Dopo un’impressionante fuga dalla nave che affonda, una serie di missioni sempre più intense porta i SAS e i Marine a smascherare l’alleanza tra l’ultranazionalista russo Imran Zakhaev e Al-Asad.

La storia si svolge sotto il costante pericolo di una minaccia nucleare, che si concretizza in un grave incidente. La testimonianza in prima persona degli orrori della catastrofe atomica, in un’ambientazione così realistica, è il fulcro dell’esperienza di gioco. Lo stesso vale per le missioni flashback, durante le quali il giocatore veste i panni del tenente Price, incaricato di assassinare Zakhaev a Pripyat, in Ucraina, nel 1996, dopo il disastro di Chernobyl.

La rivoluzione del multiplayer

Nonostante l’intensa campagna, il successo di Call of Duty 4 deriva dalla modalità multigiocatore. A parte l’ambientazione e l’arsenale contemporaneo, molti elementi che hanno reso iconico il gioco non erano novità assolute. Call of Duty 2 e 3, infatti, presentavano già le meccaniche principali della saga, come le uccisioni in serie e alcune famose modalità di gioco. Ma mettere insieme tutte queste componenti e prendersi il tempo per migliorarle ha permesso di sviluppare un’esperienza online davvero avvincente. Modern Warfare è il primo Call of Duty a conquistare la scena del multigiocatore, grazie alla facilità di connessione fra gli utenti. Le lobby personalizzate, i microfoni auricolari, insieme alle funzionalità online delle console di settima generazione, quali Playstation 3, XBOX 360 e Nintendo Wii, hanno reso il campo di battaglia accessibile a chiunque avesse una connessione Internet.

L’esperienza offerta è molto soddisfacente. Ogni elemento, dai punti guadagnati dopo l’uccisione di un altro giocatore al suono della ricompensa per la serie di uccisioni, tiene incollati allo schermo. Il respawn (rientro in gioco dopo ogni morte) quasi immediato crea un’esperienza senza interruzione. Al tempo stesso, la quantità realistica di danni necessaria per uccidere un giocatore dà l’impressione che sia molto facile, anche se bilanciata per tutti. Il vasto numero di armi selezionabili e la possibilità di personalizzarle con accessori, come mirini più grandi, impugnature frontali e silenziatori, danno un notevole contributo all’esperienza.

L’impatto di Modern Warfare sui giochi di guerra

L’impatto che Modern Warfare ha avuto sui giochi di oggi è evidente e si manifesta in forme diverse, sebbene Infinity Ward abbia preso ispirazione da grandi titoli FPS:

Ci sono tantissimi momenti spettacolari quando l’azione si svolge in alcuni corridoi, ragion per cui, in Counter-Strike, la mappa Dust era così enorme […] Non ti diverti solo perché puoi far esplodere tutto, ma perché sai dove troverai più movimento e ci sono corse contro il tempo proprio per gettarsi nella mischia.

Grant Collier, presidente di Infinity Ward, in un’intervista per IGN Australia, giugno 2007

Call of Duty 4 ha aperto una nuova strada ai giochi di guerra, rendendoli più accessibili anche nella modalità multigiocatore. Le potenti prestazioni delle console, i comandi intuitivi e il gameplay mira e spara sono componenti che si sono affermate negli anni, fino a giochi più recenti come Destiny, Titanfall e molti altri titoli. CoD 4 ha dato inizio anche a un trend di ambientazioni belliche contemporanee che si sono poi diffuse in diversi giochi di successo, come Battlefield 3 e Spec Ops: The Line.

Modern Warfare: il reboot del 2019 e Warzone

Dato il grande successo, non c’è da sorprendersi che Activision abbia intitolato Modern Warfare il Call of Duty del 2019. Il gioco è un leggero reboot di ciò che Infinty Ward ha creato nel 2007; è stato in grado di far risorgere la saga e riaccendere la fiamma in numerosi fan di vecchia data e di conquistare nuovi giocatori. Se l’ultimo Modern Warfare non ha avuto lo stesso impatto sull’industria dei videogiochi come il titolo del 2007, l’uscita di Warzone ha cambiato le regole, attraverso un’esperienza di battle royale free-to-play che si è diffusa in tutto il mondo grazie al motore grafico e al gameplay di Modern Warfare, e alla coincidenza della sua uscita contemporanea alla pandemia di Covid-19.

Mentre Warzone è l’evoluzione più differente e gettonata della saga Modern Warfare, il franchise della serie ha sviluppato anche la sua lega eSport, la Call of Duty League, e una versione mobile del gioco, Call of Duty Mobile. Tutti gli aspetti che, ancora oggi, garantiscono il successo della serie derivano dalle scelte di Infinity Ward per Call of Duty 4. Sebbene alcuni giocatori abbiano lamentato la tendenza della serie a non distaccarsi da quelle meccaniche, i reboot e gli esperimenti più recenti, come Warzone, hanno dimostrato che un’evoluzione dello stile di gioco classico di Call of Duty è ancora possibile.

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